Talking about maps and their use as a visual language, we can point out the Luigi Ghirri’s work.
Atlante è la storia di un viaggio che si snoda lungo i percorsi della mente umana, per giungere all’approdo sicuro della memoria e del ricordo. E’ il lungo viaggio che Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Roncocesi 1992) intraprende nel 1973 quando inizia a fotografare, quasi si trattasse di paesaggi, le immagini di carte geografiche e astronomiche del suo atlante. Piccoli dettagli, porzioni di un paesaggio descritto solamente con le parole tecniche e scientifiche della toponomastica o della cartografia stradale, trascendono verso una nuova dimensione, diventando pretesto per il racconto di un viaggio che ciascuno può intraprendere attraverso i meandri dei propri desideri. Con le parole di geografia immaginaria, è lo stesso Ghirri a indicarci il reale significato di quelle immagini poetiche che non sono semplicemente destinate a esaurirsi nella loro stessa evidenza tautologica. (Chiara Bertola, Label Autumn 2004)
Atlante è la storia di un viaggio che si snoda lungo i percorsi della mente umana, per giungere all’approdo sicuro della memoria e del ricordo. E’ il lungo viaggio che Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Roncocesi 1992) intraprende nel 1973 quando inizia a fotografare, quasi si trattasse di paesaggi, le immagini di carte geografiche e astronomiche del suo atlante. Piccoli dettagli, porzioni di un paesaggio descritto solamente con le parole tecniche e scientifiche della toponomastica o della cartografia stradale, trascendono verso una nuova dimensione, diventando pretesto per il racconto di un viaggio che ciascuno può intraprendere attraverso i meandri dei propri desideri. Con le parole di geografia immaginaria, è lo stesso Ghirri a indicarci il reale significato di quelle immagini poetiche che non sono semplicemente destinate a esaurirsi nella loro stessa evidenza tautologica. (Chiara Bertola, Label Autumn 2004)